Fasi della digestione: quali sono e consigli per favorirle

Introduzione

La complessità del corpo umano si manifesta in molteplici modi, ma pochi processi sono così intricati e vitali quanto la digestione. Il nostro organismo è una macchina straordinaria che, attraverso una serie di fasi intricate, trasforma gli alimenti che consumiamo in sostanze essenziali per il suo funzionamento. Questo processo, che inizia con la masticazione e termina con l'assorbimento dei nutrienti chiave, è fondamentale per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere.

Questo viaggio attraverso il nostro apparato digerente non è solo biologico ma anche intrinsecamente legato allo stile di vita e alle scelte alimentari. Esplorare le fasi della digestione apre le porte a un mondo di consapevolezza su come le azioni quotidiane, dalla masticazione attenta alle scelte alimentari oculate, possono influenzare il benessere generale dell'organismo.

In quest'articolo, cercheremo di spiegare in termini semplici e immediati cos'è la digestione e qual è il processo con cui avviene, come funziona e quali sono le sue fasi, fornendo consigli utili affinché si svolga al meglio: comprendere la digestione passo per passo, fase dopo fase, è infatti essenziale per promuovere la salute dell'intero organismo.

Indice

  1. Cos'è la digestione?
  2. Come funziona la digestione e a cosa serve?
  3. Quali sono le fasi della digestione?
  4. Consigli per favorire le varie fasi digestive
  5. Bibliografia


Cos'è la digestione e a cosa serve?

La digestione è un processo complesso e vitale per il nostro organismo, che coinvolge molteplici organi e un gran numero di funzioni diverse. Può essere definita come il processo attraverso il quale il corpo scompone gli alimenti in sostanze nutritive più piccole, che possono essere assorbite e utilizzate per sostenere le funzioni vitali: inizia in bocca con la masticazione e prosegue attraverso il tratto digestivo, per terminare con l'espulsione delle feci. La digestione avviene grazie a un complesso sistema di processi sia meccanici sia chimici, che si svolgono all'interno del tubo digerente, ovvero il tratto di apparato digerente che scompone gli alimenti che ingeriamo [1.1].

Lo scopo della digestione, quindi, è quello di trasformare gli alimenti introdotti nell'organismo attraverso la dieta (solitamente introdotti in forme "complesse", come un mix delle tre principali categorie di composti organici, ovvero carboidrati, grassi e proteine) in modo che siano utilizzabili ai fini della nutrizione [1.1], ricavandone energia e preziosi elementi nutritivi, come vitamine e minerali. Quando ingeriamo alimenti, perciò, l'obiettivo non è solo saziare la fame ma anche fornire al nostro corpo le risorse necessarie affinché funzioni in modo ottimale.

Come funziona la digestione?

Come anticipato, la digestione inizia nella bocca, dove i denti scompongono il cibo in pezzi più piccoli, e la saliva avvia il processo di scomposizione chimica. Il bolo, formato dal cibo masticato, scivola giù per l'esofago grazie a un movimento detto "deglutizione". Tramite una piccola valvola chiamata cardias, arriva nello stomaco, in cui le pareti muscolari si contraggono: è la cosiddetta peristalsi, un movimento muscolare ondulatorio che mescola il cibo insieme al succo gastrico ricco di enzimi (tra cui la pepsina), i quali scompongono le proteine. Sul bolo, questo processo ha un effetto molto preciso: diminuisce le sue dimensioni, lo compatta, lo rende più acido e lo sterilizza [1.2].

Il chimo passa poi attraverso una valvola chiamata piloro, entrando nel duodeno, la prima parte dell'intestino tenue. È qui che intervengono il pancreas e il fegato. Il pancreas rilascia enzimi come l'amilasi e il succo pancreatico, mentre il fegato produce la bile, una sostanza che, immagazzinata nella cistifellea, è fondamentale per emulsionare i grassi, rendendoli più accessibili agli enzimi digestivi [1.3].

La parte finale dell'assorbimento dei nutrienti avviene principalmente nell'intestino tenue, dove i villi intestinali e i microvilli aumentano la superficie disponibile per catturare nutrienti come glucosio, aminoacidi e acidi grassi [1.3]. Ciò che resta, il residuo di questo complesso viaggio, passa nell'intestino crasso, dove vengono assorbiti l'acqua e i sali minerali, contribuendo a formare le feci.

Quali sono le fasi della digestione?

Il processo sopra descritto può essere schematizzato in alcune fasi, a loro volta suddivisibili in più momenti. Le principali fasi della digestione includono:

  1. la masticazione;
  2. la deglutizione, a sua volta scomponibile in: fase volontaria (che dà inizio al processo), fase faringea (involontaria, che spinge il cibo dalla faringe all'esofago) e fase esofagea (involontaria, che spinge il cibo dall'esofago allo stomaco) [2.1];
  3. la digestione nello stomaco, in cui avviene un deposito del cibo, poi il suo mescolamento e, infine, un lento svuotamento [2.2] (questa fase può durare circa 3-4 ore [1.4]);
  4. l'assorbimento nell'intestino tenue;
  5. l'assorbimento finale nell'intestino crasso.

Esistono, inoltre, alcune fasi della secrezione gastrica: in particolare gli specialisti distinguono tra secrezione basale (stimolata dall’istamina), che avviene lontano dai pasti, seguendo un ritmo circadiano (più veloce al mattino e minore la notte) e una secrezione prandiale (o postprandiale) che, invece, si verifica durante l’assunzione degli alimenti [2.3].

Consigli per favorire le varie fasi digestive

Per preservare la salute dell'apparato digerente e garantire che ogni fase della digestione funzioni in modo ottimale, è essenziale adottare alcune importanti pratiche quotidiane.

  • Masticazione adeguata. Una masticazione più lenta e accurata riduce lo sforzo di scomposizione degli altri organi, poiché il cibo viene così già frammentato in piccole particelle più facili da elaborare nello stomaco.
  • Alimentazione equilibrata. Una dieta ricca di frutta, verdura e proteine magre favorisce una digestione sana; gli alimenti ricchi di fibre, inoltre, contribuiscono alla salute del tratto intestinale, perché le fibre favoriscono la peristalsi, mantenendo un movimento regolare del cibo attraverso il sistema digestivo.
  • Idratazione. Bere moderatamente acqua durante i pasti aiuta a mantenere fluida la digestione e facilita il passaggio del cibo attraverso il tratto digestivo [3.1]; una buona idratazione, inoltre, è indispensabile per mantenere un buono stato di salute generale.
  • Moderazione. Porzioni moderate evitano sovraccarichi nello stomaco, agevolando il suo lavoro. Inoltre, distribuire l'apporto calorico uniformemente durante la giornata può contribuire a mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue e migliorare l'efficienza digestiva.
  • Evitare cibi troppo grassi o piccanti. Questo tipo di alimenti può, infatti, rallentare la digestione e causare disagi, come il reflusso gastrico e la pesantezza di stomaco.
  • Evitare lo stile di vita sedentario. Si consiglia, inoltre, di svolgere regolare esercizio fisico, che stimola la peristalsi e favorisce una migliore circolazione sanguigna nell'apparato digerente. Anche una breve passeggiata dopo i pasti può essere sufficiente a ridurre il gonfiore e migliorare o velocizzare la digestione.

Seguendo questi semplici consigli, è possibile promuovere una sana digestione, migliorando il benessere generale e prevenendo disturbi digestivi comuni. La salute digestiva è centrale per l'equilibrio complessivo del corpo umano, in quanto influenza direttamente l'assimilazione dei nutrienti e i livelli di energia quotidiana.

Bibliografia

  1. Enciclopedia Treccani, Digestione 
    URL: https://www.treccani.it/enciclopedia/digestione/ - 1, 2, 3, 4
  2. Università di Napoli, Apparato digerente 
    URL: https://www.docenti.unina.it/webdocenti-be/allegati/materiale-didattico/34216672 - 1 (p. 5), 2 (p. 10), 3 (p. 18)
  3. ISS, L’acqua non va bevuta durante i pasti? 
    URL: https://www.issalute.it/index.php/falsi-miti-e-bufale/alimentazione/l-acqua-non-va-bevuta-durante-i-pasti, 1
è opportuno seguire una dieta variata ed un corretto stile di vita